Rami&Matite
Un progetto del Distretto Bibliotecario Montagna che si è potuto sviluppare anche grazie al sostegno economico della Regione Emilia Romagna e che si svolgerà nelle Biblioteche e nelle Scuole dei comuni di Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato.
Il progetto ha previsto numerosi incontri con le ragazze e i ragazzi delle scuole medie e superiori e alcuni incontri per tutta la cittadinanza con la finalità di promuovere la lettura, l’utilizzo delle biblioteche e delle loro collezioni, ma anche di incentivare i giovani alla fruizione e alla produzione artistica.
Progetto finanziato con il contributo regionale erogato ai sensi della legge18/2000
L’arte del fumetto in Appennino
Il progetto è stato pensato per riavvicinare ai servizi bibliotecari del territorio gli utenti di 11-16 anni dopo il periodo della pandemia e il loro conseguente allontanamento. Nel contempo si è voluta proporre un’immagine delle biblioteche attuale e sensibile ai linguaggi degli adolescenti. Lo si è fatto soprattutto proponendo attività con autori e artisti e consolidando le collezioni di media molto richiesti da quella fascia d’età quali fumetti, manga, graphic novel.Hanno partecipato alle attività proposte 800 ragazze e ragazzi delle scuole del territorio e 280 ragazze e ragazzi ad utenza libera.
Gli artisti coinvolti
“… Che dire? È stata un’esperienza esplosiva, piena di energia e spunti splendidi. Ho potuto lavorare a contatto con ragazzə creativə e brillanti, soprattutto delle scuole medie ma talvolta anche più grandi. Ad ogni piccolo salto nel vuoto dopo aver dato gli input dei miei esercizi, mi trovavo di fronte a strisce e tavole a fumetti assolutamente incredibili. Battute esilaranti e originali. Personaggi assurdi e dai nomi inimmaginabili. Dettagli a volte sofferti e che rivelavano la volontà di raccontare di più. E poi vabbè, disegni bellissimi e strampalati come è giusto che sia (peccato non averne fotografati di più!). Insomma, un percorso in cui la protagonista assoluta è stata la passione per questa sgangherata forma d’arte”